Covid-19 : il genitore non affidatario ha il diritto di relazionarsi con il figlio anche durante l’emergenza sanitaria.
Madre diffidata a non boicottare la videochiamata padre-figlio se il lockdown impedisce gli incontri
Il genitore collocatario non deve essere presente ai collegamenti no limits nella fascia oraria indicata dal giudice. Il diritto di visita recede di fronte alla tutela della salute garantita dai dpcm
La madre collocataria del minore è diffidata a non boicottare la videochiamata fra l’ex e il figlio che non possono frequentarsi per l’emergenza Coronavirus. E la donna non deve essere presente durante i collegamenti no limits fra il minore e il padre nelle fasce orarie indicate dal giudice. Il diritto di visita dell’uomo recede di fronte al lockdown imposto dalle autorità per evitare il diffondersi del contagio: la tutela della salute risulta prioritaria ma il diritto a mantenere rapporti significativi con la prole va garantito con il ricorso agli strumenti telematici. È quanto emerge dal decreto pubblicato il 2 aprile dalla sezione civile del tribunale di Vasto (giudice Fabrizio Pasquale).
Provvedimento cautelare
Il padre vorrebbe tenere con sé una settimana la figlia nata dalla relazione con l’ex compagna per recuperare i week end che non ha potuto trascorrere con la minore a causa dell’allarme Covid-19. E intende farlo presso la casa della sua famiglia ad Aversa, in provincia di Caserta, dove si è spostato dal 23 marzo da Milano, città in cui vive e lavora (è dunque uno dei meridionali “fuggiti” precipitosamente al Sud un attimo prima che si chiudessero le maglie del lockdown). Ed è proprio l’urgenza dettata dalla pandemia a consentire che sia emesso un provvedimento cautelare inaudita altera parte ex articolo 337 quinques Cc, relativo al figlio nato fuori dal matrimonio.
Limitazione universale
La domanda, tuttavia, non può essere accolta: l’uomo proviene proprio dalla Lombardia, dove il tasso di contagio è più alto, e non si sa se abbia rispettato tutte le prescrizioni imposte per il distanziamento sociale né se ci siano altre persone nell’abitazione di destinazione. Il tutto mentre i quattro decreti emessi in sequenza dalla presidenza del Consiglio dei ministri introducono una «limitazione rigorosa e universale» dei movimenti sul territorio. E di fronte alla pandemia anche il diritto a frequentare il minore recede di fronte ai divieti imposti alla circolazione delle persone.
Difficoltà documentate
La madre, però, non deve mettersi di traverso, visto che l’uomo ha documentato le difficoltà che incontra nel mettersi in contatto con la figlia. La donna deve consentire le videochiamate padre-figlia tutti i pomeriggi senza limiti di durata nella fascia oraria compresa fra le 14,30 e le 21,30, senza interferire né essere presente.